In quello che prima della guerra era il Nord America, sorge Capitol, la capitale del Pahem. Ogni anno, dai dodici distretti di Capitol vengono scelti un ragazzo e una ragazza, che si affronteranno in un crudele reality show, gli Hunger Games, dove vince chi resta vivo per ultimo... Katniss Everdeen è una ragazza del dodicesimo distretto, il più lontano, abitato da minatori e povera gente. Quando sua sorella minore viene sorteggiata per partecipare agli Hunger Games, Katniss si offre volontaria al suo posto. Inviata a Capitol insieme al suo amico Peta, dovrà prima sottoporsi all'addestramento speciale e poi scendere in campo per affrontare gli altri Tributi, come vengono definiti i partecipanti agli Hunger Games, in una lotta all'ultimo sangue. Ma i Tributi provenienti dai primi distretti passano tutta la vita ad addestrarsi per questo momento e sono vere e proprie macchine assassine pronte a tutto. Tratto dal primo libro della trilogia di Suzanne Collins, Hunger Games non può non ricordare negli appassionati di manga e anime un'altra opera, quel Battle Royale di Koushun Takami, poi trasposto in manga da Masuyuki Taguchi e in un film con Takeshi Kitano. La differenza tra i due titoli corre lungo una linea sottile. L'opera della Collins punta più sull'impatto mass-mediatico del gioco al massacro, utilizzato come prova di forza da Capitol nei confronti dei suoi distretti. Katniss è combattuta tra il bisogno di sopravvivere, il non voler uccidere nessuno e il rapporto di amore ed odio con Peta. Battle Royale invece è più duro e spietato. Il fatto che dei ragazzi si uccidano tra loro non è un evento mediatico, ma è una necessità, quella di controllare l'incremento della popolazione. Sin dall'inizio i ragazzi hanno ben chiaro che le probabilità di ciascuno di tornare a casa vivo sono bassissime, mentre in Hunger Games l'importante è, come sempre apparire, anche di fronte alla morte, per conquistarsi sponsor e pubblico, e nessuno piange i morti, segnalati solo da un colpo di cannone. Hunger Games riesce comunque a conquistare l'attenzione del pubblico, a tenerlo incollato sulla sedia, anche se alla fine il tutto si riduce ad un dramma-non dramma in stile Twilight. Quello che manca ad Hunger Games per essere un film davvero da cineteca, è proprio l'indecisione tra il voler essere un film dal forte impatto emotivo ad ogni costo, come lo è Battle Royale, crudo e duro fino all'ultima scena, o il voler essere buoni al di là di qualsiasi dramma possa capitare. Segnalo anche che il film riporta la dicitura “Per Tutti”, ma personalmente mi sento di consigliarne la visione solo ai maggiori di quattordici anni, perché alcune scene richiedono una certa maturità per essere digerite. L'edizione DVD
Warner Bros presenta Hunger Games in edizione a singolo e doppio DVD, oltre che in Blu-Ray. Oggetto di questa recensione è la versione a due DVD, che presenta un disco dedicato esclusivamente ai contenuti extra, dove troviamo uno speciale su Suzanne Collins e il fenomeno Hunger Games, una serie di speciali e dietro le quinte sulla realizzazione del film, una conversazione con il regista e il produttore e alcuni dettagli della propaganda del film e sul marketing di Hunger Games. Il disco 1 contiene invece il film, presentato nel corretto formato anamorfico, con audio Dolby Digital 5.1 per tutte le lingue. Il comparto video presenta una buona definizione per tutta la durata del film. La parte iniziale, ambientata nel distretto 12, ha un look più retrò, quasi da vecchio film di guerra, dove l'immagine risulta più morbida e la grana video più visibile. Con il trasferimento a Capitol e gli addestramenti negli edifici ultra-tecnologici l'immagine si fa più precisa e il contrasto si accentua, anche se i neri non arrivano mai a profondità elevatissime. La parte finale, nelle foresta, alterna fasi in piena luce a sequenze più scure, in cui appare un po' di grana video e l'immagine torna ad essere meno precisa. Passiamo all'audio. Diversamente da quanto ci si aspetterebbe da un film di questo genere, le sequenze in cui i diffusori vengono chiamati ad un lavoro di gruppo non sono tante, ma quando accade l'audio risulta preciso e incisivo, mentre per il resto i dialoghi sono puliti e ben presenti sul centrale. Si ringrazia Warner Home Video |